Storia della moda!

Ecco la presentazione di un bellissimo progetto legato alla didattica del museo veneziano della storia del costume, del tessuto e del profumo. Seguendo il programma scientifico dell’allestimento che mette al centro dell’esibizione la moda veneziana del 1700, siamo stati chiamati a realizzare due costumi, uno femminile ed uno maschile della metà del 1700, che permettessero di mostrare quanti e quali fossero i pezzi che compongono un abito, in modo che grazie all’analisi della moda fosse possibile descrivere l’intera società

Per l’abito femminile si è deciso di riprodurre un “andrienne” o “andriè” come veniva chiamato a Venezia, con la predisposizione a trasformarlo in un “polonaise”, o in un  “retroussée dans les poches”.

Anche per l’uomo è stato scelto un modello di metà secolo, quindi con un gilè abbastanza lungo ma sagomato ed aderente al corpo, una giacca, lunga con grandi paramani, e i pantaloni tipici della metà secolo.

Su indicazione dell’ufficio della didattica di MUVE i costumi si sono realizzati in cotone bianco, la parte più esterna in una tela di cotone grossa, mentre all’’interno come fodera si è usato cotone fine. Per le camicie del popeline, sempre bianco, per consentire di mostrare anche la diversità dell’uso del tessuto senza distrarre con colori e finiture diverse, la realizzazione dello stesso.

La maria dell’anno 2024, un tributo al lungo viaggio di Marco Polo nell’Estremo Oriente

700 anni fa il più grande dei viaggiatori europei ci lasciava un testo che raccontava di popoli e culture lontani, di usi diversi e di tecnologie sconosciute: la seta, la porcellana, la carta, i profumi… nel suo Livre de meraviglie du monde scritto in una lingua nuova, quel franco veneto internazionale parlato da tutti i mercanti, seguendo lo spirito dei romanzi cavallereschi dell’epoca, Marco Polo ci descrive popolazioni sofisticate, con grandi e ricchi palazzi, cerimoniali precisi, e la cultura materiale più all’avanguardia dell’epoca.

Francesco Briggi, ispirato da questo grande esploratore ha creato un abito unico nel suo genere. Per descrivere le culture che ha incontrato il veneziano più famoso della storia, ha studiato l’abbigliamento caratteristico di diverse popolazioni, per poi costruire un abito che parlasse di scambi, di unione, di condivisione.

“La principessa orientale” meravigliosamente indossato dalla maria dell’anno Silvia Zecchin, è un continuo rimando alla cultura Tibetana, Mongola e Cinese, ed ogni elemento è caratterizzato da pezzi provenienti da culture diverse.

L’acconciatura caratterizzata dalla forma di grandi corna di bue rovesciate, si rifà al mito della principessa alata che si diceva proteggesse il mondo, che altri non è che la principessa Khutulum, realmente incontrata da Marco Polo e ispiratrice della fiaba occidentale di Turandot. La parte verticale che svetta dietro la stessa acconciatura è invece caratteristica del Tibet, mentre le farfalle che suonano al muoversi della dama, le piccole lanterne d’oro, gli spilloni, sono un preciso richiamo alla cultura cinese.

La cintura, il collo di pelliccia, la chiusura del doppio petto incrociata all’altezza delle spalle, sono dettagli tipici cultura mongola che con strati e pelli combatteva il clima rigido influenzando sia la moda tibetana, che rimase comunque più semplice nel risultato, che quella russa, che ancora adesso conserva la chiusura nelle tipiche uniformi tradizionali.

Il tessuto non poteva che essere seta in diverse lavorazioni, dallo shantung al lampasso con motivi di leoni cinesi, mentre la passamaneria che borda l’intero abito è stata realizzata completamente a mano in India, rendendo così omaggio alla lunga via della seta.

Elemento caratterizzante oltre l’acconciatura, sono le grandi e ricche maniche a kimono, realizzate in cotone stampato, che riprendono i dipinti degli “antenati cinesi” un motivo classico della cultura cinese. In questo caso si riconosce l’Imperatore con la sua corte.

Culture, secoli di moda e pensieri, si sono incontrati nelle mani e forbici di Francesco Briggi che ha così creato un inno alla pace ed all’unione rivestendo le speranze di una giovane Maria pronta a tramandare tradizioni, desideri e sogni di una giovane veneziana!

ph: S. Mazzola

Venezia fatata: re e regine alla corte di Venezia, la Serenissima!

Una notte da sogno quella che vi aspetta all’ Heureka, il palazzo dove il tempo si annulla e passato, presente futuro si uniscono creando bellezza senza età dove immergersi. Sarete voi i re e le regine di una festa alla corte di Venezia, la Serenissima. Che siate il Doge e la Dogaressa, o Enrico VIII ed una delle sue mogli o Luigi XV e la sua favorita la m.mme de Pompadour o perché no, la Regina di Cuori di Alice nel paese delle Meraviglie accanto ala regina cattiva di Biancaneve, l’importante è che vestiate la voglia di divertirvi!

Storia, storie, favole e fiabe ci accompagneranno per tutta la sera, dall’aperitivo nel giardino incantato fra fate e valletti, per arrivare alle tavole riccamente apparecchiate dei piani nobili dove una cena veneziana ci farà godere nell’allegria del momento più pazzo dell’anno.

Voi mettetetéci la fantasia, noi abiti, musica ed intrattenimenti per traghettarvi nella notte in cui tutto è possibile.

Info e prenotazioni presso post@hotel-heureka.com

Carnevale 2020… Un’esperienza folle!

Un carnevale follemente atipico, quello del 2020, che ricorderemo sicuramente a lungo! Partito con grande entusiasmo e voglia di lasciarsi alle spalle l’acqua alta del novembre 2019, è finito due giorni in anticipo causa la grande pandemia che ha cambiato le abitudini di tutto il pianeta. Eppure Venezia, che è la città per eccellenza che nei secoli ha saputo affrontare disastri ambientali e pestilenze, non ha contato danni, e del carnevale serva bellissimi ricordi.

I ricordi iniziano in Piazza, con l’aquila, un folle samurai portatore di un messaggio d’amore accolto da una bellissima madrina del carnevale che ha incarnato lo spirito barocco del carnevale con la sua bellezza e simpatia uniche! Il palco, animato dalla compagnia Pantakin, vestita dagli spettacolari abiti di Francesco Briggi, ci ha rallegrato per quasi due settimane dal palco più famoso del mondo. Non poteva mancare l’appuntamento culturale con le Marie, che hanno potuto visitare in esclusiva il Museo di Palazzo Grimani, ed infine due eventi privati organizzati dentro hotel cittadini… La nostra cioccolata è purtroppo saltata, ma questo ci spinge a pensare a quella per il prossimo anno, che dovrà essere ancora più spettacolare e divertente!

Ripercorriamo assieme i nostri ricordi, qui e sulle nostre pagine facebook ed Instagram!

APL vi aspetta in terraferma!

Il magazzino dei costumi dell’Atelier Pietro Longhi ha lasciato temporaneamente il Centro Storico di Venezia per avvicinarsi ai laboratori, che da ormai sette anni si trovano a Noale. 

Era ormai impossibile gestire la numerosa clientela della sartoria, i noleggi per le numerose produzioni in terraferma, le esibizioni che vengono organizzate continuamente sul territorio nazionale e le numerose fiere che Francesco ed Anna animano in tutta Europa. La movimentazione dei costumi con i loro accessori creava troppi problemi di trasporto e logistici. Naturalmente a febbraio 2020, in concomitanza con il carnevale, l’intero Atelier Pietro Longhi tornerà a Venezia, nella più prestigiosa delle sedi, la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, dove potrete trovarci con tutti i nostri prodotti in vendita e noleggio dal 3 Febbraio al 3 Marzo.

I clienti che non ci raggiungeranno alle fiere o mercatini, potranno trovare i nostri prodotti sul sito internet di e-commerce

www.aplshop.it 

È possibile visitare la sede di Noale, dove oltre alla produzione si trova un piccolo show room, ma bisognerà prendere appuntamento. I contatti restano gli stessi, per cui per qualsiasi informazione siamo a vostra disposizione!

A presto, Francesco, Anna e Raffaele.

Un abito per sognare

Un abito si indossa non per mascherarsi, ma per vedersi un giorno come ci sente dentro!

Una dama rinascimentale, un ballerina alla corte di Re Sole, una regina barocca o una nobildonna ottocentesca; tutto è possibile indossando un abito dell’Atelier Pietro Longhi!

Ecco alcune foto del carnevale, dove amiche e amici hanno potuto vivere la piacevole esperienza di essere… se stessi per un giorno grazie alle creazioni di Francesco Briggi e i magici luoghi veneziani!

 

Grazie a Pierluigi Lucietto, Sergio Emilio, Marco Sabadin/Vela per le fotografie e a Erika Chia, Anna Bardi, Giulia Boscolo, Valeria Moccia, Andrea Corrente, Roberta Barbiero per averci fatto da modelle! Location: Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Museo di Casa Goldoni, Hotel Eureka.

Noleggia il tuo costume per vivere al meglio l’esperienza veneziana!

Per prenotare i nostri abiti potete visitare il sito e-commerce: www.aplshop.it

 

“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”

… allora diamo forma ai nostri desideri, trasformiamoli in realtà nella città dove l’impossibile è di casa! Palazzi di marmo costruiti sull’acqua, affreschi che cambiano continuamente forma e colori grazie ai riflessi della laguna.

Venezia è l’unico luogo dove si può essere se stessi indossando abiti di altre epoche: un cavaliere medievale che combatte draghi e vince battaglie, una dama rinascimentale dai ricchi abiti o una cortigiana barocca con il suo salotto di adoratori. A Venezia i sogni sono realtà ed Atelier Pietro Longhi offre a tutti  la possibilità di sognare!

Carnevale 2019, una riserva di emozioni!

Il Carnevale 2019 è stato all’insegna dei costumi di Atelier Pietro Longhi.

Con grandissimo piacere abbiamo vestito gli attori della compagnia teatrale “Pantakin da Venezia”, un gruppo di grandi professionisti che tutti i giorni, grazie ad una decennale esperienza, è riuscito ad animare il palco più famoso della città più famosa al mondo.

Quest’ anno il carnevale si è aperto con il volo di due angeli, e Francesco ha realizzato l’”Angelo guerriero” un abito cui è particolarmente affezionato perché indossato da Micol Rossi, ex Maria del Carnevale, che ha chiesto di fare questo volo per poter dare visibilità alla sua malattia, portando sul cielo sopra Venezia il coraggio di sorridere e affrontare la vita nonostante questa ci riservi anche brutte sorprese.

La domenica dopo il carnevale ufficiale è continuato con la vestizione dell’Aquila: Arianna Fontana, sportiva olimpionica con il medagliere più prestigioso per gli sport invernali dello sport Italiano. Una ragazza che nonostante la determinazione necessaria per vincere numerose gare, non ha perso il lato umano, e con gentilezza ed espansività ha regalato sorrisi, fotografie ed abbracci alla Piazza San Marco che la acclamava!

Come da tradizione il carnevale di Venezia si chiude con la proclamazione in Piazza San Marco della Maria dell’Anno, vestita con un abito di foggia quattrocentesca realizzato da Francesco Briggi. Linda Pani ha dato l’appuntamento all’anno prossimo ad una Piazza gremita che salutava “Messer Carnovale”.

Il nostro grazie per aver condiviso questi momenti va a Vela ed a tutto l’immenso staff che sta dietro  l’organizzazione all’evento mondiale che è il Carnevale di Venezia (credeteci, ci sono tanti bravissimi professionisti e grandi persone che lavorano dietro le quinte di una macchina perfetta da ogni punto di vista. I cambiamenti sono continui, legati alla sicurezza dei visitatori, ma anche l’aiuto che danno alla stampa che presenta richieste da tutto il mondo, per non dimenticare gli eventi serali che si tengono a palazzo Vedramin Calergi, bandiera del divertimento veneziano  nel mondo dove tutto deve essere perfetto. Ma carnevale è anche Vesta, che gestisce la pulizia della Piazza, e la sicurezza che fa si che migliaia di persone possano stare al sicuro nel salotto più bello del mondo). Come dimenticare poi Red Bull, che ci ha offerto ore di grande musica con dj che arrivavano da tutto il mondo per suonare nella Piazza che la sera ritrovava il suo spirito giovane e goliardico. E Mariagrazia Bortolato con le sue Marie del Carnevale, e l’intera città di Venezia, che rappresentata dal Sindaco, si è stretta attorno alle creazioni di Francesco rendendo indimenticabile il carnevale 2019. Ora vi aspettiamo nel 2020, dal’8 al 25 febbraio!

Blame the moon!

Blame the moon, il tema del carnevale 2019!

Quando la luna si avvicina troppo alla terra tutti noi diventiamo pazzi, e non c’è pazzia più grande dell’amore! Ed è così che Marziani e Terrestri si incontrano, in un luogo dove tutto diventa possibile!

 

Per lo shooting: Ph: Simone Padovani; Location: Hotel Heureka, Venezia; Makeup: Crisam Makeup Accademy; Models: Giulia Carli, Gaetano Tizzano

 

Uno sguardo al passato per giocare col futuro!

Che la principessa Laila e Battista Sforza Montefeltro abbiano  la stessa acconciatura, Che lo Jedy sia un mercante medievale, che Lady Oscar indossasse un’uniforme austriaca anziché francese lo sanno in pochi… organizzate un incontro presso l?atelier Pietro Longhi, e vi racconteremo tante storie interessanti sulla moda, e non solo Veneziana!

 

Per lo shooting: ph: Simone Padovani; Location: Hotel Heureka; Makeup: Crisam Makeup Accademy; Models: Giulia Boscolo, Luca Costantini

“Hotel Heureka” Viaggiatori nel tempo

Venezia è la città più antica del mondo, diceva Bruno Tosi.

Per questo, ispirati dal tema del carnevale, abbiamo promosso uno shooting fuori del tempo, dove personaggi del ‘700 si incontravano con contemporanei, gli eroi del passato e del futuro si sono conosciuti nelle sale dell’hotel Heureka in centro storico a Venezia.

 

Ph: Simone Padovani; Location: Hotel Heureka, Venezia; Makeup: Crisam Makeup Accademy; Models:Anna Bardi, Vanessa Busca,  Giulia Boscolo, Elisa Costantini, Luca Costantini, Luca Garbin, Gaetano Tizzano