Un mese di riprese fra Veneto, Toscana e Lazio per seguire le tracce del più importante scienziato di tutti i tempi: Galileo Galilei. L’uomo cui dobbiamo l’introduzione del metodo scientifico, in un ambiente dove la censura osteggiava l’innovazione scientifica! Nell’Italia barocca di Bernini e Borromini, fra le opere innovative del Caravaggio il nobile Galileo si spostava fra le corti medicee, quella del Doge di Venezia, per arrivare a quella del Papa Barberini, protettore che l’abbandonò per costruire la Roma Barocca.
Un lungo documentario, realizzato per Atlantis Film, scritto e diretto da Eike Schmitz, con interviste di Sybille Aderi, Raffaele Dessì, Tim Florian Horn, sarà distribuito sui canali ZDF e Arte.
Un’impresa per Francesco Briggi che ha dovuto realizzare costumi che mostrassero un’evoluzione di quasi ottant’anni in una Italia che cambiava la storia dell’arte, dell’architettura e della pittura, ma grazie alla sua preparazione ha ancora mostrato che Atelier Pietro Longhi rimane punto di riferimento per produzioni internazionali come ambasciatore del gusto e della qualità artigianali veneziani.
Unico nel suo genere l’Atelier Pietro Longhi può vantare la riproduzione intera del Corte Dogale veneziano della seconda metà del 1500. Ripresa dalla celebre stampa conservata al Museo Correr di Venezia oltre 80 costumi ricreano filologicamente il momento più importante del cerimoniale pubblico veneziano del rinascimento, quando il Doge si mostrava con i suoi trionfi in Piazza San Marco. Esposto per due volte in pubblico, la prima a Pordenone, la seconda nei saloni della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, necessitando di grandi spazi sempre più spesso l’intera mostra è stata noleggiata per rievocazioni storiche, dando vita così agli abiti ed accessori completamente realizzati da Francesco ed Anna Briggi.