Il difficile momento storico che ci siamo ritrovati ad affrontare ha molto cambiato le condizioni di vita di tutti noi, cambiano il modo di comunicare e fare cultura. Nel luglio 2020 siamo stati coinvolti nella prima grande produzione post pandemia che è stata realizzata in Italia e riguardava un programma culturale che doveva portare nelle case degli italiani quei musei che, per questioni di sicurezza, erano chiusi al pubblico. Grazie a Cesare Bocci, la produzione RTI, il regista Roberto Burchielli e le autrici di Real Life Television ha quindi preso forma la puntata su Venezia del Viaggio nella grande bellezza, trasmesso su canale 5, con uno share massimo che ha superato il 10%, proprio nella parte dedicata all’importante museo cittadino.
Il dott. Dessì ha quindi sviluppato, di comune accordo con la produzione e gli autori, un modo diverso di presentare la moda della seconda metà del 1700 ed uno dei musei più importanti della città, uscendo dal ruolo accademico per indossare abiti e accessori che avrebbero riportato lo spettatore direttamente al periodo di cui si parlava. Quadri, arredi, architetture originali e riproduzioni filologiche di abiti ed accessori hanno quindi presentato un’epoca che poi si è spostata nel caffè che più di tutti rappresenta la serenissima: il Florian, che proprio nel 2020 festeggiava i 300 anni dall’apertura.
Per la presentazione sono stati usati abiti particolari, pensati e realizzati da Francesco Briggi, nati grazie alla sua scelta di ciascun materiale e dettaglio: i rasi e lampassi di seta della Rubelli si sono affiancati ai damaschi di seta e cotone comaschi, i merletti antichi realizzati a mano ai ricami in microperle di vetro dell’ impiraressa Marisa Convento. Abiti nati da un lavoro corale per mostrare come il costume sia l’arte che coinvolge tutte le tradizioni manifatturiere ed il gusto di un popolo, ed ad un solo sguardo riesce a ricreare e spiegare una cultura altrimenti impossibile da mostrare.
Un estratto della puntata si può vedere seguendo questo link: